quest'anno ci facciamo una "asparaxera".
detto e fatto.
armato di metro a nastro, picchetti, filo, badile e rastrello,
tuo padre, da buon tecnico, in un paio di ore era riuscito a impostare
una montagnola di terra dritta, lunga e ben esposta al sole.
una montagnola di terra dritta, lunga e ben esposta al sole.
quella stagione fu tutto un tripudio di prelibatezze:
risotto di asparagi, tagliatelle di asparagi, crema di asparagi,
pasticcio di asparagi, asparagi e uova, frittata di asparagi...
verso sera l'accompagnavi nell'orto per la raccolta:
quei robusti germogli sembrava spuntare dal nulla.
a mani nude, smuoveva la terra attorno a quella puntina bianca,
poi con un attrezzino, fatto fare su progetto dal fabbro di fiducia,
sprofondava nel terriccio e zac!
taglio netto dell'asparago.
taglio netto dell'asparago.
è durata qualche anno.
a mio padre sono sempre piaciute le sperimentazioni ortolane!
e negli anni successivi ci sono sempre state fantasiose novità in giardino
e gustose prelibatezze in tavola!
e gustose prelibatezze in tavola!
ancor oggi non demorde:
alla veneranda età dei 93 anni, gli verrebbe la tentazione
alla veneranda età dei 93 anni, gli verrebbe la tentazione
ingredienti
per 3 dosi da antipasto
60 g di riso venere integrale
1 avocado, circa 150 g
50 g asparagi bianchi di Bassano dop
il succo di 1/2 limone
1 cucchiaio di alga arame all'acidulato di riso
3 foglie grandi di lattuga
1 porro
sale marino, olio EVO, pepe nero
per 3 dosi da antipasto
60 g di riso venere integrale
1 avocado, circa 150 g
50 g asparagi bianchi di Bassano dop
il succo di 1/2 limone
1 cucchiaio di alga arame all'acidulato di riso
3 foglie grandi di lattuga
1 porro
sale marino, olio EVO, pepe nero
In abbondante acqua salata fate cuocere il riso nero (ci vorranno circa 40 minuti). Intanto pulite gli asparagi (vanno leggermente "pelati" fino a circa le punte per asportare i filamenti più duri) tagliate a rondelle i gambi e lasciate intere circa 3-4 cm di punta. Fate soffriggere, in padella unta d'olio, il porro tagliato sottile e aggiungete gli asparagi. Salate e chiudete la pentola con un coperchio mescolando di tanto, in tanto (se necessario aggiungete dell'acqua calda). A fine cottura (controllate sui gambi) aggiungete del pepe grattuggiato al momento.
Frullate l'avocado con il succo di limone ed un pizzico di sale (trattenete qualche cubetto di avocado per la decorazione).
Mescolate al riso ben scolato, gli asparagi (tenete da parte le punte), la crema di avocado e l'alga arame, sgocciolata dal liquido di conservazione (se non trovate il prodotto già pronto potete farvelo voi preparandolo la sera prima: fate rinvenire l'alga in acqua calda acidulata con aceto di riso e aggiungete del tamari -salsa di soia-, quando l'acqua si sarà raffreddata, mettete l'alga con tutto il liquido in frigo). Condite con un filo d'olio, controllate la sapidita e preparate le porzioni, adagiando sul fondo delle coppe da cocktail una foglia grande di lattuga lavata, asciugata e a cui avrete tolto la costa centrale più dura; disponeteci sopra una cucchiaiata di riso condito con l'avocado e gli asparagi e decorate con una fettina di limone, punte di asparagi e dadini di avocado. Ottimo se servito a temperatura ambiente!
Caspita che padre in gamba ! Lascialo fare anche se ha una veneranda età ! Chissà che buono gli asparagi appena colti: me li immagino tenerissimi, senza quei filamenti che a volte si trovano su quelli comprati. Bella idea i gamberi con il riso venere: un bell'accostamento anche cromatico
RispondiEliminaIn effetti il sapore di mare delle alghe riorda molto il sapore dei gamberi; questa volta pero' lasciamoli in mare e sperimentiamo nuovi vegetali! ;-)
Eliminaahahah...mi sembra di vedere mio nonno che ormai infermo non fa altro che parlarmi di semine, raccolti e che appena ricomincia a camminare va a controllare al suo uliveto come procede la produzione..sono inguaribili :-)
RispondiEliminaInvidio profondamente l'autoproduzione di asparagi, quella a casa mia è sempre mancata..vorrà dire che mi consolerò con questa sfiziosa ricettina :-)
Anche mio padre e' cosi': vorrebbe gestire anche il mio orticello dispensando ordini e suggerimenti su ogni cosa! :-)
EliminaAnche mio padre all'epoca aveva piantato gli asparagi e ricordo benissimo la magia della cosa! Da allora mi porto dietro la passione per questo ortaggio!
RispondiEliminaBellissime le tue coppe (tra l'altro assomigliano moltissimo ad alcune che io ho ereditato da mia nonna...) riempite in maniera perfetta!
Sono proprio quelle della nonna che ho ereditato anch'io !! a quanto pare erano di gran moda all'epoca per bere lo spumante! mi piacciono moltissimo e ci sono pure i bicchierini da liquore! le uso pochissimo perchè sono molto fragili!! ciao cara Daria!!! ;-)
EliminaComplimenti al tuo papà ancora così curioso e in forma ,bellissime le sperimentazioni ortolane mi piacerebbe molto avere un'orticello.Deliziosa ricetta e belle foto come sempre .
RispondiEliminae già! ha un pò di problemi di deambulazione, ma la testa ragiona benissimo!! ha una memoria di ferro!!!
Eliminagrazie! un bacione!
Penso al mio di nonno, che ha la passione dell'orto (e coltiva di tutto nel suo piccolo grande spazio di terra) e gestisce un piccolo negoziato di giardinaggio. Ora che gli anni si fanno sentire, al negozio sta rinunciando, ma quello che ha per l'orto è un amore inarrestabile!
RispondiEliminaLe tue ricette, lo sai, mi piacciono sempre! L'avocado e gli asparagi in questo periodo non mancano mai a casa, devo solo procurarmi il riso venere ;-)
Marta
complimenti al papà! anche il mio è un grande estimatore del gardening e ci passa un sacco di tempo permettendoci di gustare verdure buonissime. mi piace il tuo antipasto anche se alcuni ingredienti proprio non li conosco
RispondiEliminaamelie
E' meraviglioso questo piatto, presentazione compresa! Complimenti di cuore...un abbraccio!
RispondiEliminaecco da chi hai preso la meravilgia e la tua straordinaria indole!!! spettacolare questa cocktail! buona pasqua Mari
RispondiEliminaGrandioso il tuo papà :) Il mio è bravo a raccogliere quelli selvatici, ha la vista di un falco :) Cara Mari, sei sempre originalissima, tanto da lasciarmi a bocca aperta! Deve essere squisito! Ci racconterai la tua Pasqua vegana? Chissà, io passerò a curiosare ;) intanto ti lascio i miei auguri e un abbraccio!
RispondiEliminaAnche mio padre è abile in tante cose, ma l'orto non ha fatto parte del mio scenario familiare…forse è per questo che faccio tanta fatica a prendermi cura delle piante! Bellissimo racconto e buonissima ricetta, un bacione Mari!
RispondiEliminaMi dispiace essermi persa due post di seguito ma è un piacere doppio vedere le tue idee tutte insieme, soprattutto se sono verdi! Ed è bello pensare che eravamo comunque "legate" perchè abbiamo impiattato riso venere nello stesso momento...
RispondiElimina;-)
Io mai avuto un orto, aimè, ma sapessi oggi quanto vorrei un mio angolino, lontano dalla città...