il pedemonte Veneto ha un paesaggio contrastante:
pianura densamente popolata, dolci e verdi colline coltivate
e i massicci montuosi con il loro verde-blu che fanno da sfondo.
è in queste colline che crescono protette pregiate coltivazioni
di ciliegi, di vigne e di ulivi.
dove vivo ho la fortuna di avere un bel giardino con 5 ulivi,
che regalano ogni anno piccole olive nere, molto appezzate
finora dai merli del circondario.
solitamente ad ottobre, nel periodo della raccolta, passa un amico di famiglia a raccoglierle: lui le unisce a quelle del suo vasto uliveto e in cambio mi regala due bottiglie di "nettare" giallo-verde che conservo solo per i condimenti speciali a crudo, in modo da poterne apprezzare
al meglio l'intenso sapore.
al meglio l'intenso sapore.
l'anno scorso per la prima volta, mi sono cimentata con
la conservazione delle olive: sono piccole, nere e polpose.
le ho messe prima sotto sale per togliere l'amaro,
poi sott'olio per conservarle.
il risultato mi ha soddisfatto molto!
di solito le autoproduzioni non mi riescono benissimo
(vedi lo sciopero a vita della mia pasta madre -sigh, sigh-)
ma visto il buon risultato delle mie piccole olive nere, voglio condividere
il mio metodo di conservazione e festeggiare l'amica Daria, che in questo periodo ha più di un motivo per fare festa:
il suo 3°blog compleanno e la nascita di Lorenzo, il suo terzo figlio.
il suo 3°blog compleanno e la nascita di Lorenzo, il suo terzo figlio.
PREPARAZIONE
Scegliete solo le olive sane e senza tacche.
Scegliete solo le olive sane e senza tacche.
Su dei vasi puliti di vetro ho alternato uno strato di sale grosso, con uno strato di olive nere lavate con acqua e accuratamente tamponate con canovacci puliti o ella carta assorbente da cucina.
Fra uno strato e l'altro ho aggiunto, fettine di aglio sbucciato, scorzette di limone e arancio bio e semi di finocchietto. Ogni giorno ho rimescolato delicatamente le olive con il sale e gli aromi e aggiunto altro sale quando notavo che si formava del liquido sul fondo (se riuscite toglietelo, altrimenti limitatevi ad aggiungere sale). Questa operazione è andata avanti per circa 4 settimane, quindi ho assaggiato le olive per sentire se l'amaro di fondo fosse accettabile al palato.
Giudicate pronte per l'invaso con l'olio, ho risciacquato le olive in acqua fredda per togliere il sale e recuperato le scorzette di agrumi e gettato l'aglio.
In vasetti più piccoli ho messo le olive tamponate dall'acqua con gli agrumi e nuovi semi di finocchietto e coperte con un buon olio di girasole.
Chiuso il coperchio le ho conservate in frigo per mesi.
Che bello avere le olive, io le adoro in assoluto, ma da me fa davvero troppo freddo d'inverno!
RispondiEliminaw l'autoproduzione,
baci Su
Deve essere bellissimo vivere così a contatto con la natura..il mio sogno!
RispondiEliminaLe tue olive devono essere deliziose, complimenti!
Buon we cara <3
Che ottima ricetta di autoproduzione...anche io ho a disposizione delle olive nostrane ma purtroppo non riesco a gustarle se non sotto forma di olio...le trovo troppo amare :( Chissà magari con questo tuo procedimento il sapore diventa più delicato e apprezzabile anche dal mio palato ;) Un abbraccio buona settimana!
RispondiEliminaAvgevo già commentato la settimana scorsa, ma non ritrovo il commento... fagocitato dalla rete...
RispondiEliminaGrazie per questa ricetta, spero che l'albero di mia madre sia produttivo quest'anno così la provo!
Brava Mari, l'aspetto dedlle tue olivelle è fantastico! :) Si, W l'autoproduzione!
RispondiElimina