e' tornata
all'improvviso, come sempre;
sorprendendoti
con ancora addosso i maglioni pesanti e le giacche imbottite.
la primavera:
la primavera:
il cielo azzurro, il sole sul viso,
e tutto che ritrova vita.
rinasce.
rinasce.
i fiori, le gemme e
il prato che si colora di un verde tenero.
le lucertole e il piccolo Joy si crogiolano al sole per ore
e tu inizi la trasferta delle piante
dalle stanze di casa al giardino.
ti riappropri del verde
riordinandolo, accatastando foglie secche, mai raccolte in inverno
che hanno riparato dal freddo, ma che ora soffocano i teneri germogli.
la vita continua sulla terra,
inesorabilmente, testardamente;
nonostante tutto,
nonostante noi umani.
ti riappropri del verde
riordinandolo, accatastando foglie secche, mai raccolte in inverno
che hanno riparato dal freddo, ma che ora soffocano i teneri germogli.
la vita continua sulla terra,
inesorabilmente, testardamente;
nonostante tutto,
nonostante noi umani.
MEZZE LUNE CON ERBETTE PRIMAVERILI
e
CREMA di FAVE
per 2-3 persone
150 g di farina di semola di grano duro
un pizzico di curcuma
2 cucchiaini semi di papavero
3 cucchiai di labneh*di soia
1 cucchiaino di senape dolce
120 g di erbette primaverili miste già lessate (tarassaco e papavero)
uno spicchio d'aglio
80 g di fave già lessate
erba cipollina, timo, pepe nero
olio d'oliva, sale marino
PREPARAZIONE
Versate a fontana la farina su una spianatoia e versatevi al centro 1 cucchiaio di olio, la curcuma e i semi di papavero: aggiungete un pò per volta dell'acqua calda e impastate ottenendo un composto omogeneo e liscio a cui darete forma di un panetto. Mettetelo a riposare per 30 minuti in un recipiente coperto con pellicola trasparente da cucina.
Intanto fate dorare in un filo d'olio lo spicchio d'aglio, toglietelo e fate insaporire le erbette di campo già lessate, aggiustando di sale e di pepe. A fuoco spento aggiungete il labneh, la senape e amalgamate il tutto alle erbette.
Riprendete la pasta: stendetela con un mattarello o la macchinetta tira-pasta (nonna papera) sino ad ottenere una sfoglia di uno spessore di 2-3 mm. Tagliate con un coppapasta dei dischi, riempiteli con le erbette di campo condite con il formaggio vegetale. Ripiegate a metà e sigillate bene i bordi premendo con le dita o una forchetta.
Scaldate un filo d'olio in padella e aggiungete un trito di erba cipollina, un pizzico di timo e fate insaporire le fave già lessate: aggiungete 3 cucchiai di acqua calda e frullate il tutto aggiustando di sapidità la crema (piuttosto liquida) che otterrete. Tenete in calda la crema.
Versate le mezzelune in acqua bollente salata e appena vengono a galla toglieteli dall'acqua, scolateli per bene con una schiumarola e poneteli nei piatti di portata su cui avrete già versato un pò di crema calda di fave.
Accompagnate con un pò di capperata di tarassaco (ricetta di Annalisa Malerba, pag 41 del suo libro " Erbe spontanee in tavola" ed. Sonda.
* PER IL LABNEH di SOIA: Versate lo yogurt in un canovaccio pulito (lavato ad alte temperature senza detersivo); posizionatelo in uno scolapasta o passino sopra ad una terrina (attenzione perché comincia subito a gocciolare il siero); chiudete il canovaccio e lasciate gocciolare in frigorifero per almeno 12 ore, meglio 24 ore. Otterrete così il labneh di soia (formaggio di origine mediorientale) toglietelo dal canovaccio: si conserva qualche giorno in frigo in un recipiente chiuso.
Riprendete la pasta: stendetela con un mattarello o la macchinetta tira-pasta (nonna papera) sino ad ottenere una sfoglia di uno spessore di 2-3 mm. Tagliate con un coppapasta dei dischi, riempiteli con le erbette di campo condite con il formaggio vegetale. Ripiegate a metà e sigillate bene i bordi premendo con le dita o una forchetta.
Scaldate un filo d'olio in padella e aggiungete un trito di erba cipollina, un pizzico di timo e fate insaporire le fave già lessate: aggiungete 3 cucchiai di acqua calda e frullate il tutto aggiustando di sapidità la crema (piuttosto liquida) che otterrete. Tenete in calda la crema.
Versate le mezzelune in acqua bollente salata e appena vengono a galla toglieteli dall'acqua, scolateli per bene con una schiumarola e poneteli nei piatti di portata su cui avrete già versato un pò di crema calda di fave.
Accompagnate con un pò di capperata di tarassaco (ricetta di Annalisa Malerba, pag 41 del suo libro " Erbe spontanee in tavola" ed. Sonda.
* PER IL LABNEH di SOIA: Versate lo yogurt in un canovaccio pulito (lavato ad alte temperature senza detersivo); posizionatelo in uno scolapasta o passino sopra ad una terrina (attenzione perché comincia subito a gocciolare il siero); chiudete il canovaccio e lasciate gocciolare in frigorifero per almeno 12 ore, meglio 24 ore. Otterrete così il labneh di soia (formaggio di origine mediorientale) toglietelo dal canovaccio: si conserva qualche giorno in frigo in un recipiente chiuso.
Questo piatto è poesia x gli occhi ed il palato :-) Non potevi dare il benvenuto alla primavera in modo migliore :-) Intrigante il labneh di soia, non ho mai pensato alla versione veg e mi ispira da matti :-)
RispondiEliminaNe approfitto x lasciarti i miei migliori auguri di felice Pasqua <3 un abbraccio e a presto <3
Grazie, gentilissima! Contraccambio di cuore! Auguri! :)
RispondiEliminaMa che voglia di addentare quella mezzaluna sulla forchetta! Buonissima e bellissima ricetta, le erbe non mancano, appena ho un po' di tempo io e le birbe ci mettiamo all'opera!
RispondiEliminaChe piatto meraviglioso, come questi primi raggi di sole che ci fanno sperare in una calda primavera! Complimenti cara, e Buona Pasqua :*
RispondiEliminaVedo che siamo tutte contente dell'arrivo della stagione e il primo istinto è stato quello di immortalare i fiori, di uscire felici al sole e respirare la libertà come il tuo piccolo tanto dolce! :-)
RispondiEliminaAdoro l'idea dei semi di papavero nell'impasto, come se i ravioli avessero indossato una camicina a pois leggeri! Le fave si sono intraviste anche qui, presto saranno mie!
Queste mezzelune sono stupende: i tuoi piatti sono sempre molto eleganti, oltre che intriganti nei sapori! La cremina di fave te la copio per il pranzo di domani! Tutti mangeranno orecchiette con non so quale sugo, per la versione vegan pensavo a qualcosa con le fave, così sono venuta a cercare ispirazione qui e non sbagliavo: mi hai proprio aiutato, grazie Mari <3
RispondiEliminaÈ arrivata anche qui la primavera! Oggi infatti è stata una splendida giornata, anche se l'abbiamo trascorsa in casa!
RispondiEliminaMolto invitanti le tue mezzelune...tarassaco, semi di papavero, favette! Gnam gnam
Buona Pasqua
La primavera questo ci insegna: rinascere sempre e comunque, nonostante tutto. Fantastici questi ravioli (ma per il labneh passo, dallo yogurt giro molto al largo). Ciao Mari :))
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