Ogni volta che odo brusire il brodo caldo contro le pareti della ciotola di legno
-ed è un rumore sommesso, simile a un lontano coro di insetti autunnali,
che mi invita a meditare sulla ciotola e sul suo contenuto-,
mi sento colmo di una gioia estatica.
Deve essere simile, questo stato di ebrezza, a ciò che prova il maestro del tè, quando,
nel suono dell'acqua dentro il bollitore,
crede di udire il vento stormire tra i pini.
crede di udire il vento stormire tra i pini.
Si dice spesso che la nostra cucina non basta tanto a deliziare il palato,
quanto a lusingare con le seduzioni proprie alle arti decorative.
Io penso che le sue composizioni mirino anche più in alto.
Si direbbe che intendano sprofondarci in meditazioni silenziose.
(...)
Penso che, ovunque nel mondo, ci sia dia cura dell'armonia fra le vivande, delle stoviglie in cui servirle, dei locali in cui verranno consumati.
Mi sembra, tuttavia, che la cucina giapponese abbia sviluppato,
più delle altre, queste corrispondenze.
Candide stoviglie, e stanze luminose, possono intralciare l'appetito.
-Junichiro Tanizaki-
LIBRO d'OMBRA
INGREDIENTI
per 4 persone
1 scalogno
2 carote
4 cavoletti di bruxelles
120 gr di tofu al naturale
300 gr di soba (spaghetti di farina di grano saraceno)
2 cucchiaio di salsa di soia senza glutine
1 cucchiaio d'olio d'oliva
1 cucchiaini di aceto di riso
2 cucchiaini di malto di riso
1 cucchiaino di zenzero fresco grattuggiato
semi di sesamo q.b.
PREPARAZIONE
Sbucciate lo scalogno e tritatelo finemente. Mondate e lavate le carote e i cavoletti e riduceteli a bastoncini. Rosolate il tutto nell'olio a fuoco medio. Aggiungete il tofu tagliato a cubetti.
Portate a bollore circa 600 ml di acqua con 1 cucchiaio di salsa di soia e versate sulle verdure. Unite lo zenzero, l'aceto e il malto di riso. Fate cuocere per circa una decina di minuti, poi unite gli spaghetti, e proseguite la cottura per altri 12 minuti. Versate nelle ciotole di portata e versate dei semi di sesamo. Servite ben calda.
Non avevo gli spaghetti di soba, perciò ho aggiunto spaghetti di grano duro e ho fatto cuocere qualche minuto in più.
amo la zuppa di tofu, e in questo momento di disintossicazione crudista, mi viene ancora più voglia.bella l'alternativa con gli spaghetti di grano duro se non si trova la soba (che peraltro io però adoro e mangio spesso).
RispondiEliminabuon fine settimana.
L'intenzione era quella di andare a comprarli, ma all'ultimo momento ho avuto un imprevisto e ho ripiegato con ciò che avevo in casa: buonissimi lo stesso! ;-)
EliminaGli spaghetti di farina di grano saraceno ? Com'è che non li ho mai visti al biologico. Ma ci son tante cose che non entrano nemmeno nel mio campo visivo finchè qualcuno non me le segnala. Tipo l'umeboschi che mi ha prescritto ieri la nutrizionista-naturopata. Questi spaghetti devo cercarli. Io uso spesso i pizzoccheri ma mio figlio...non c'è verso, sia mai che questi spaghetti siano di suo gradimento.
RispondiEliminaLi trovi nel reparto cibi etnici/giapponesi, ma puoi provare con quelli normali come ho fatto io. Quando provi l'acidulato di umeboschi, non lo cambi più: è acidulo e salato, mi piace molto sulle insalate fresche! brava, vedo che stai sperimentando cose nuove! mi fa molto piacere!!! :-)
EliminaNon l'ho mai provata! Però ha un aspetto delizioso! Porca paletta, devo decidermi a comprare sto tofu! :D Un bacio
RispondiEliminaIl tofu al naturale sa di poco, non sognarti di mangiarlo così senza marinatura o condimenti altrimenti non ti piace e non lo mangi più! capita a tanti che non lo conoscono: piuttosto le prime volte prova quelli già conditi con verdure o aromi naturali. Se hai bisogno ti giro qualche idea ! ciao e fammi sapere! :-)
Eliminail brodo caldo che brusisce contro le pareti della ciotola di legno.. mammaaa che poesia questo abbinamento di sapori (e che chicca hai scovato.. Junichiro Tanizaki!!)
RispondiEliminaCiao Mariiiii! Son tornata! E ora mi siedo comoda a leggere le ricette che hai pubblicato mentre ero via, che non voglio perderne nemmeno una!!! bacioni!
Bentornata!!!!
Eliminanon vedo l'ora di leggere il tuo prossimo post...chissà quante novità avrai da raccontare!!!
a presto! :-*
Adoro la letteratura giapponese!!!Voglio provare la tua ricetta per vedere se riesco a mangiare il tofu io e questo alimento non abbiamo un buon feeling .Cucinato così è molto invitante.Baci ciao .
RispondiEliminaIl primo tofu non si scorda mai!!!
Elimina...anche per te come per Vale (vedi risposta al commento sopra) non mangiare il tofu al naturale se non l'hai condito bene o fatto marinare, altrimenti sa veramente da poco!! Se lo saprai cuocere bene ti piacerà molto! ... e via con nuove ricette!!! :-D
Hai ragione la cucina è soprattutto arte ed espressione di se stessi..e questa zuppa è un vero e proprio capolavoro!!!!
RispondiEliminaFelice we cara <3
la zia Consu
curiosissima ricetta Mari! grazie!
RispondiEliminaBuoni, golosi, da gustare quando fuori piove e fa freddo. Bella l'alternativa con gli spaghetti di grano duro nel caso si abbia a casa palati diffidenti!!! :) gnam gnam!
RispondiEliminaun saluto!
Che magnifica zuppa! Grazie anche per la condivisione di questo sensualissimo brano :) On abbraccio.
RispondiEliminaEcco proprio ieri ho mangiato il tofu come lo mangio di solito, perché non mi vengono mai ricette in mente! Deliziosa davvero! Devo ricordarmi assolutamente di tornare sul tuo blog appena ricompro il tofu :)
RispondiElimina